(English) Outsport: what’s next?

Il mese di agosto ha segnato un importante punto di svolta per Outsport, il progetto europeo contro l’omofobia nello sport di cui AICS è capofila, giunto ormai a metà del suo percorso . Il 12, con la partecipazione ai GayGaymes 2018 di Parigi, si è chiusa infatti la fase di raccolta online dei questionari  sul rapport  tra persone LGBTI e sport in Europa con oltre 5500 partecipanti dai 28 paesi dell’Unione. Ma si è trattato solo del primo tassello della ricerca coordinata dalla German Sport Univeristy di Colonia, che prevede ora le interviste agli esperti e ai rappresentanti di organizzazioni sportive nazionali dei cinque paesi del progetto (oltre all’Italia, Scozia, Austria, Germania e Ungheria) e, certamente, lo studio e l’analisi scientifica delle risposte sia dei questionari che delle interviste. L’idea è di avere un quadro quanto più dettagliato sia sul piano quantitativo che qualitativo della realtà e delle esperienze delle persone LGBTI nello sport.

I risultati preliminari delle indagini in corso saranno presentati il prossimo ottobre alla conferenza di ILGA-Europe a Bruxelles e poi nel corso della conferenza di Mid- Term di Outsport che si terrà in novembre a Glasgow.

Il primo agosto, Klaus Husslein e Rosario Coco hanno avuto l’opportunità di presentare Outsport dinanzia al qualificato pubblico della Conferenza di apertura dei GayGaymes parigini, spiegando quanto è stato già fatto nel primo anno e mezzo di attività progettuale e, soprattutto, quali saranno i prossimi obiettivi nel secondo periodo abbena avviato.

Adesso Ousport si focalizzerà sullo studio e quindi sulla diffusione dei risultati della ricerca allo scopo di accrescere la consapevolezza dei principali attori del mondo dello sport, delle persone LGBT, dei decisori politici e dell’opinione pubblica in generale sul rapporto tra persone LGBTI e sport e per sviluppare nuove strategie di contrasto ai pregiudizi e alle discirminazioni nello sport fondati su sessismo, identità di genere e orientamento sessuale.

Education Through Sport – Educazione attraverso lo sport – è la sigla che racchiude il secondo grande impegno di Outsport. Si tratta di un innovativo approccio pedagogico sul quale si concentra la formazione rivolta ad allenatori ed educatori e punta a usare lo sport e le attività sportive come uno strumento per sviluppare comportamenti, attitudini, capacità e conoscenza sull’inclusione delle persone LGBTI e il contrasto della dicriminazione omofobica e transfobica. Dopo il primo seminario di formazione generale tenutosi a Budapest nell’ottobre 2017 sono in corso le formazioni nazionali nei Paesi del progetto per diffondere quasta metodologia e questi strumenti a livello più capillare.

Rosario Coco, project manager di Outsport ha detto: «Al termine del progetto puntiamo ad avviare un dialogo con la Commissione di lavoro sullo Sport del Consiglio dell’Unione Europea per fare in modo che un focus sul „contrasto all’omo-tranfobia e agli stereotipi di genere“ sia inserito espicitamente nel prossimo Work Plan on Sport in aggiunta della generica „parità di genere“ che riguarda esclusivamente l’importante questione della partecipazione e dell’uguaglianza delle donne nello sport». E a segnare ulteriormente il momento di svolta ha aggiunto: «Siamo molto soddisfatti per il lavoro e i risultati raggiunti fino ad ora ma abbiamo ancora tanto da realizzare assieme da qui alla fine del 2019».

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